Berlusconi, 28 Marzo 2008
Dobbiamo mantenere l’Italianità di Alitalia, è inconcepibile rinunciare alla compagnia di Bandiera. Darla ad Air-France avrebbe gravissimi effetti sulle nostre rotte nazionali, diventerebbe obbligatorio fare scali in hub stranieri, gli aereoporti del nord dovranno subire riduzioni in favore di quelli Parigi, con gravissimi danni al nostro turismo. La soluzione è una cordata tutta Italiana, in grado di rilanciare la compagnia e difendere le nostre rotte nazionali.
Dunque il problema secondo Berlusconi erano le poche destinazioni che Air-France prevedeva per Alitalia su suolo nazionale e internazionale. Andiamo a vedere come questi dati sono variati dal piano sottoscritto da Air-France e quello proposto invece dal così detto Piano Fenice, promosso dalla Cordata (Dati tratti da Il Sole 24Ore)
Dunque il Piano Fenice si dimostra peggiore di quello proposto da Air-France con riduzioni su tutti i voli. Inoltre non sono previsti piani per aumentare le rotte internazionali ed intercontinentali, tutte le forze si concentrano sul mercato Italiano ed europeo che notoriamente è più rischioso e sempre in perdita per la presenza delle compagnie Low Cost con cui è difficile competere. Anche il profilo finanziario non va meglio. Berlusconi, in merito alla proposta Air-France, nel bel mezzo delle campagna elettorale aveva affermato:
Dopo sei mesi di trattative con Air France è venuta fuori la solita abitudine Francese di prevalere sugli altri e le proposte che ci sono state rivolte sono non solo inaccettabili, ma addirittura offensive.
Se erano offensive quelle di Air France non saprei come definire queste….
Nel piano proposto e sottoscritto dall’attuale governo i debiti dell’azienda rimangono nell’azienda stessa, con il risultato che sono destinati a riversarsi unicamente sui Creditori dell’azienda, fra cui:
- I piccoli risparmiatori, che hanno acquistato bond convertibili per 270 milioni di Euro
- Il Tesoro, che, per volere del Ministro Tremonti, nel 2002 partecipo’ all’acquisto di titoli Alitalia per 450 milioni di Euro.
Per coprire i debiti questi investitori NON verranno risarciti e, se lo saranno, il rimborso sarà solo parziale: l’azienda in cui hanno investito è in deficit e quindi insolvente. Si verrà a creare una situazione come quella che interessò i Bond Cirio, Parmalat, Argentina, con la differenza che stavolta a tirare la stangata sarebbe lo Stato stesso.
Con Air-France questo non sarebbe successo. Di fatto, il suo impegno di era di 2,4 miliardi circa e non ci sarebbe stata una bad company da scaricare sullo Stato (e quindi sui contribuenti) o sui creditori/azionisti. Anche sul punto di vista degli esuberi il piano Fenice non è paragonabile con la proposta avanzata dalla compagnia Francese:
E non solo gli esuberi del personale rendono dubbiosa la validità del piano finanziario, anche i tagli alle flotte in dotazione destano sospetti:
Qui bisogna fare una precisazione importante. Alitalia da sola, sia secondo le stime di Air-France che secondo il Piano Fenice, avrebbe 40 aerei in più del necessario. La differenza di 60 aerei nei due piani deriva dalla fusione di Alitalia con AirOne.
AirOne è la diretta concorrente di Alitalia e a sua volta è in FORTE CRISI ed ha molti più aereoplani in esubero di Alitalia. Che senso ha fondere una compagnia piena di debiti con un altra compagnia piena di debiti? A contrario di Alitalia AirOne non gode neanche di un patrimonio solido dal punto di vista dei mezzi: i suoi aereoveivoli sono TUTTI in leasing ed hanno canoni molto più alti rispetto a quelli contratti da Alitalia. Inoltre, per entrare nell’affare il proprietario di AirOne non ha ancora pagato alcuna quota e non esiste alcun piano finanziario che preveda flussi di denaro provenienti da AirOne.
Un investimento senza rischi, per lui e per il resto della cordata, che non si assume alcun debito. Un piano supervantaggioso per loro ma pieno di punti interrogativi e debiti da pagare, per noi.
Fonti:
- Intervista a Berlusconi:http://www.youtube.com/watch?v=y0t9y-cPLEU
- http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Finanza%20e%20Mercati/2008/09/alitalia-vale-300-milioni.shtml?uuid=dbdff838-7be5-11dd-b71c-ffcc13bc0246&DocRulesView=Libero
- http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Finanza%20e%20Mercati/2008/09/alitalia-dieci-domande-senza-risposta.shtml?uuid=8075d372-7ce0-11dd-8bfe-f78e92cd983e
- http://www.repubblica.it/2008/08/sezioni/economia/alitalia-25/alitalia-4-settembre/alitalia-4-settembre.html
Da notizie apparse nelle ultime ore su pagine web Europee, il signor Berlusconi ha rilasciato una intervista dove dichiara che se Alitalia fallisse e solo colpa delle sinistre comuniste e dei sindacati. Bene dopo quello che voi avete scritto documentandolo, mi sembra che per l’ennesima volta siamo di fronte hai capricci di un signore un po anziano di eta e di testa. Auguriamoci, veramente che ha questo punto Alitalia chiuda, almeno cosi avremmo finito di essere presi in giro. Sicuramente qualcuno dira ecco le sinistre vogliono destabilizzare il paese. Pero spero che questa volta il popolo veramente si scateni, perche ad essere presi in giro sono solo gli Italiani. La cordata AirFrance KLM avevav le idee chiare di chi opera nei ieli con profitto, la coradata Italiana ha esperienza di come si frega il popolo. Grazie dell’attenzione che avete dedicato. Esule 2005
Grazie esule, ti prego dammi del tu 🙂
Siamo in condizioni pessime, onestamente non so stimare se sia meglio un fallimento o questo accordo. Fallendo avremmo disoccupati, pero’ i creditori potrebbero essere risarciti dalla vendita degli immobili. Firmando questo contratto pagheremmo debiti a favore degli industrialotti che formano la cordata e che comunque venderanno le loro quote non appena i titoli si saranno alzati, ecco che ci ritroveremo di nuovo al baratro, con nuove soluzioni da trovare e dei conti ancora più in bilico.
Né industrialotti né imprenditori, chiamiamoli con il loro vero nome: prenditori, senza “im”, questo è ciò che sono.
“Oh Oh! Mi è semblato di vedele un plenditole…. Si vede che che quello che cominciano con Silv son tutti uguali!”
dai commenti giù dal neclord mi ero fatto un’idea diversa.
invece mi fa piacere trovare un bel blog.
vienimi a trovare se ti va.
ciao!!
😉 Cioè.. ti eri immaginato una Leghista con tanto di capelli Bianco/Verdi? Sono stata sul tuo blog, non capisco come possano aver accusato la Guzzanti di Vilipendio, per dio è satira.
La “cordata italiana” è la truffa elettorale per eccellenza, insieme alla bufala che levando l’ICI le tasse sparivano, invece come vedremo tra qualche mese, l’ICI tornerà come una tassa fittizia. L’articolo è scritto magistralmente, brava Ambra. Sono d’accordo con quanto hai elencato.
EHhhh magistralmente? Nec, hai per caso un favore da chiedermi? 😛
No tranquilla, al massimo ti chiedo una cenetta romantica io e te 😀
Si… su un aereo Alitalia 🙂
Porto io i paracadute ok? 😉
[…] Per approfondimenti: comparazione tra l’offerta di Airfrance e quella del piano Fenice del governo […]
ragazzi si risolve tutto comprandosi un aereo privato cadauno.. il resto è solo invidia sociale. e speriamo che al CERN si sbrighino a tirar fuori dal buco nero qualche tacnologia seria al posto della rabbrividente prospettiva di dover prendere un cilindretto di latta volante. mi è bastato quella volta che ho provato: il senso di sicurezza è lo stesso di una legislatura del silvio.
Aereo privato… io al massimo arrivo a comprarmi una bicicletta, e visto i prezzi che ci sono, anche di 2 mano! 🙂
Non lamentatevi, al massimo vi do un passaggio con la mia ninja. In accelerazione non sarà un aereo ma… non c’è da lamentarsi 😉
vuoi mettere una ninja con la mia bici con tanto di campanello? Andiamo, non c’è paragone.. ho anche il cestino fiorato 🙂
mancano giusto le carte nei raggi..
In tutto il giro di numeri c’e’ comunque qualcosa che non torna. Per esempio, alla fine qualcuno si è accorto che Lufthansa ha una partecipazione del 40% in Alitalia Maintenance, ed è subito venuta fuori la notizia che Lufthansa sia effettivamente il famoso partner internazionale …
Quello che è certo è che dopo l’esperienza Cimoli c’e’ poco da fidarsi della capacità dei manager vicini al governo di procedere a reali risanamenti e rilanci: basti pensare all’accordo del 2004 per il risanamento – anche allora c’erano una goood company ed una bad company, e lacrime e sangue per i dipendenti (che allora accettarono riduzioni di stipendi e privilegi). Il bello è che nel 2007 la bad company ha peso poco, mentre la good company ha perso quasi 500 milioni.
Ma… onestamente non so cosa pensare. Visto i termini dell’accordo e come giustamente ricordi, i precedenti di questo governo, forse è meglio il fallimento. Almeno paghiamo i debiti una volta e non due…
io non voglio più portarla sulle spalle!
Con questo piano la porteremo tutti, non una ma 2 volte: la 1 adesso: se il piano passa i debiti sono tutti a carico dello stato (dunque di noi contribuenti) e di altri obbligazionisti (ovvero piccoli risparmiatori).
La 2 fra 5 o 6 anni quando la cordata fallirà (sta investendo in mercati saturi, in cui tutte le compagnie sono in perdita in quando competere con low cost affermate è impossibile) gli attuali investitori, Ligresti&Company non faranno altro che rivendere i propri titoli allo stato, che si ritrovera (di nuovo) pieno di debiti, davanti al bivio patner o fallimento, probabilmente vincerà la 2.
Alla luce di cio’ è meglio che si fallisca adesso: i costi di questa cordata sono pari ad un suo fallimento, dunque.. meglio pagare una volta sola anzichè 2!
insomma per dirlo in parole povere:
http://piegando.wordpress.com/2008/09/17/per-chiudere-in-bellezza/
😉 Grande Totò!
Alitalia deve comprarla qualcuno da fuori, van bene pure gli Arabi a sto punto, ma non gli amichetti del Silvio.
[…] del 18 settembre: ho trovato un post di Ambra Colacicco che dimostra con dati analitici che porcata è questa vicenda. Ti è piaciuto l’articolo? […]
[…] a serious confrontation between supply air france and […]
nec, il problema sai qual è? che “amichetti di silvio” oggi sono tutti. se sono amici perchè, chessò, vanno a vedere il milan insieme è un conto. se + che amici sono compagni di merenda.. già lì zoppica la questione.
tanto si sa chi ha torto in quella situazione. basta guardare il sondaggio online di repubblica al riguardo. come dire, vox populi… 😉
Gianvito, secondo la vox populi se si votasse oggi Berlusconi avrebbe almeno 10 senatori in +… chi, di fronte ad alitalia, non vorebbe + PDL voterebbe senz’altro Lega, di certo non passerebbe a sinistra…
francamente alle cifre sparate così non credo tanto. ritengo per assurdo più plausibile che prenda tutto l’idv 😉
a furia di dirci che sta al 99mila% di gradimento, il cav ce lo sta facendo credere… che poi non lo vogliano propriamente sparare in testa, è un altro paio di maniche..
Gianvito: Magari!!
🙂 Idv è un partito di minoranza e restarà di minoranza. Dicono che il suo elettorato sia quasi raddoppiato, dal 4% all’8%, è gia tantissimo, ma questi voti in più derivano da un distacco dal PD, il quale è sceso, infatti, di 4 punti!
Bisogna rimanere con i piedi per terra e guardare i dati che sono a nostra disposizione: nel 2006 sembrava che la sinistra dovesse stravincere, invece si sono rivelati giusti i sondaggi della Destra che davano scarti minimi. Quest’anno si parlava si due punti di distacco fra PD e PDL, mentre Berlusconi parlava sempre di 10, 12 punti.. e alla fine chi aveva ragione? Purtroppo lui, che ha STRAVINTO.
Sulla base dei dati attuali, che danno il PDL incostante crescita, e dell’andamento storico, che ha mostrato uno spostarsi delle masse a destra, è più che plausibile che ad immediate elezioni non solo il PDL venga riconfermato, ma che aumenti il distacco.
Idv.. purtroppo ha una soglia oltre alla quale non può andare. La figura centrale è l’On. DiPietro, che dice cose giustissime in un modo abbastanza incomprensibile. E, come scrivevo in altri post, la percezione dei fatti conta molto di più del fatto in sè, e l’On.DiPietro, che nei fatto è il politico più serio che abbiamo, insieme ad Emma Bonino, non riesca a cavalcare questa percezione… per questo non viene votato per partito preso. E se molta gente si sinistra non lo voterebbe mai, figurati quanto un partito di centro/destra possa prenderlo in considerazione!
“basta guardare il sondaggio online di repubblica al riguardo. come dire, vox populi… ”
ti consiglio di diffidare dai sondaggi creati online poichè sono ad appannaggio di uno sparuto numero di internauti italiani che, interessati, votano.. non sono rappresentativi della realtà italiana. io se mi dovessi basare su you tube,sui commenti ai video e sui blog, dovrei pensare che la sinistra è all’80% e che il silvio vive in un bunker sotterraneo protetto da un esercito paramilitare per sfuggire al linciaggio della folla.
invece chissà perchè la sinistra non è nemmeno in parlamento e berlusconi aumenta i consensi non appena prende una decisione, qualsiasi essa sia.
E’ esattamente quello che volevo dire, forse mi sono espressa malissimo ma è quello che intendevo. 🙂
non ti sei espressa male, volevo solo aggiungere la mia opinione^_^
Orf, scusa.. non so dove ho la testa!! 😛
La tua testa è sempre al suo posto, sono i tuoi pensieri che ogni tanto fluttuano nell’aria 🙂
Non dimentichiamo che in questa operazione si salverà anche AIRONE. E i debiti di quest’ultima?
Ambra , probabilmente intendevi 800 milioni , non 800.000.
idem per i 160.000
160.000 non bastano nemmeno a pagare la benza per 1 ora di volo di una decina di aerei.
Del piano air france , se non ricordo male , ti sei scordata che i francesi PAGAVANO PURE , ossia davano qualcosa come 250-300 milioni di euro per comperare Alitalia.
Il bilancio economico della situazione , al di la degli investimenti fturi sulla nuova compagnia , per il contribuente italiano , avvantaggia in primis la proposta air france nella misura di circa 1,7 miliardi di euro.
inoltre , il costo per gli ammortizzatori sociali, se ipotizziamo un differenziale di esuberi di 1200 unità , potrebbe assommare a braccio intorno ai 350 milioni di euro per la sola categoria piloti , che ha un differenziale di 800 piloti in esubero ( piano air france , piloti in esubero 200, piano cai , piloto in esubero 1000); il costo per le altre categorie sarà di altri 50 milioni di euro.Ipotizzando ammortizzatori sociali per 7 anni.
Quindi , aver rinunciato alla proposta air france costerà agli italiani + di 2 miliardi di euro, a fronte di una prospettiva di sviluppo industrale almeno il 20 % inferiore (20 % di voli in meno , meno soldi, meno aerei).
Comunque il dato sugli aerei mi sembra nuovo.Avevo sentito dire + e + volte che cai avrebbe comprato 40 nuovi aerei i,anche in sostituzione di quelli esistenti.
anche il dato sui voli nazionali ed intercontinentali non mi sembra corretto.
dalle 12 alle 14 rotte internazionali mi sembrano troppo poche , mentre le 64 destinazioni nazionali sono certamente troppe.probabilmente ci si riferisce al mercato domenstico entro i confini UE , mentre le rotte intercontinentali saranno 12-14. se si guarda all’oggi , alitalia vola su solo 35 destinazioni nazionali , mentre le rimanenti 50 e spiccioli sono una 25ina interconitinetali e una 30ina in europa e mediterraneo.
SPero che i dati che ti ho dato , pur non mdificando nella sostanza la messa nel bocciuuuolo operata da B. , possono integrare le già abbondanti notizie che ci hai dato, giusto per dargli precisi , non sia mai che ti possano accusare di costruire una tesi falsa perche hai dato qualche dato sbagliato.
Comunque ottomo lavoro !!!
Ehi! Arfi hai ragione! Correggo subito, grazie mille! 🙂 Per quanto riguarda il numero degli aerei ho controllato ora sulle fonti riportate in fondo all’articolo (sole42Ore). Per interternazionali si intende entro i confini UE,per quanto riguarda i domestici.. io intendo i nazionali, ad ogni modo hai fatto benissimo a farlo notare, cerco un altra fonte! 🙂 Grazie!
– forse siete troppo giovani ma i mali dell’alitalia risalgono ai tempi della 1^ Repubblica quando era si dello Stato ma era soprattutto la mucca da spremere con rivoli di denaro da dare a vario titolo ai partiti che andavano per la maggiore (parlo del periodo fine anni 50 inizio anni 60) basti pensare alle varie ricapitalizzazioni fatte a spese degli italiani inoltre nei vari posti ben renumerati venivano messe persone raccomandate ma professionalmente non all’altezza dei compiti che la loro posizione richiedeva degli emeriti incompetenti che si attorniavano di persone che erano capaci soltanto di fare i lecchini del “capo” e non gradivano certo chi rinfacciava loro a chiare lettere l’ incompetenza e poi vi è stato nel tempo l’effetto domino. l’alitalia poteva e doveva essere una grande azienda del trasporto aereo come lo è diventata la lufthansa che è nata dal nulla con aerei prestati dalla twa ma che aveva a tutti i livelli persone serie. competenti organizzazione lineare senza fronzoli e bizantinismi persone che si facevano e si fanno rispettare e che è ancora con il pacchetto di maggioranza dello stato come quello dell air france lo è dello stato francese
Ciao Mario,
sono d’accordo con te nel dire che i problemi di Alitalia hanno radici profonde e che il management dell’azienda andava cambiato, cioò non toglie che la proposta Air-France era nettamente più vantaggiosa per i contribuenti Italiani, che ora, grazie a questo governo, si trovano a dover fronteggiare tutti i debiti dell’azienda da soli.
Ringrazio Ambra per aver fatto chiarezza su questo caso, in effetti dai vari Ballarò e compagni bella non è che si capisse tanto (anche perchè ciarlano tanto ma di dati ne tirano fuori pochi, per lo più molto astratti).
Ti ho aggiunto al mio Blogroll, continua così
Un abbraccio Marco
[…] mia guida milanese, invece, ha scandagliato Il Sole 24 Ore e ha scritto davvero un bell’articolo, ve lo linko: lo stampo per mio padre così se lo legge anche lui (non naviga mai su Internet, del computer dice […]
bel post, completo ed esaustivo. Tabelle comprese, aiutano il lettore a farsi un’idea immediata del problema.
Emilio
P.S.: collaboro con il Sole e ribadisco: bel post.
Grazie, spero di collaborare anch’io con il Sole prima o poi 😉
Ambra
I requisiti ci sono ahahah…che pena
Eh.. i requisiti forse c’erano.. ho preso tutt’altra carriera, sigh!