Elena Donazzan, assessore all’istruzione della regione Veneto:
L’insegnamento della religione cristiana cattolica non è solo catechesi, ma è umanesimo. l’Italia e il Veneto hanno un ben preciso modello culturale di riferimento, i nostri comportamenti e il diritto sono impregnati di valori cristiani ed è a questi che dobbiamo guardare quando parliamo d’integrazione. Vorrei che l’ora di religione cristiana diventasse obbligatoria all’interno dell’orario scolastico. Cito Benedetto Croce, filosofo idealista, laico, che diceva: non possiamo essere italiani senza dirci cristiani».
Ecco che, con una leggina regionale ad Hoc, tutti gli alunni di qualunque o nessun credo si ritroveranno a dover frequentare l’ora di religione. E non un ora di religione generica ma di religione cristiana cattolica. Questo secondo l’assessore E. Donazzan è l’unico modo per favorire l’integrazione e il dialogo fra culture: sottometterle ad una sola. Come se poi la nostra cultura sia stata influenzata soltanto dalla religione! Non metto in dubbio che la religione cattolica abbia giocato un ruolo importante ma non è la sola. Wikipedia offre questa bella definizione di cultura Italiana
Con cultura italiana ci si riferisce al patrimonio collettivo italiano di conoscenze. Sede dell’Impero romano e della Chiesa cattolica, punto d’incontro di numerosissime civiltà del mar Mediterraneo, territorio di diffusione di svariati movimenti artistici, l’Italia è dall’antichità uno dei principali centri culturali d’Europa.
Esattamente: la cultura Italiana è un punto di incontro fra diverse civiltà: perchè non focalizzarsi su questo per migliorare l’Integrazione? Perchè non dire ai nostri ragazzi che siamo ciò che siamo anche grazie all’influenza che i popoli arabi, ebrei, orientali hanno avuto su di noi. Pensate ai bellissimi esempi di arte Arabo-Normanna che ci sono in Sicilia, l’introduzione di elementi architettonici come l’arco a sesto acuto, l’arco rialzato sono arrivati a noi grazie ai Musulmani! Studiare questo aiuterebbe i nostri ragazzi a capire che ciò che è diverso da noi non è per forza negativo: la loro cultura,anche se diversa non è una minaccia ma una risorsa che puo’ portare a migliorarci. Integrazione non significa che l’immigrante debba annullarsi dentro il nostro paese, perchè la cultura di quel paese, infondo, è anche la sua in quanto può contribuire a svilupparla e migliorarla.
Integrazione significa imparare a conoscersi reciprocamente. Perchè, invece di proporre l’insegnamento della religione cattolica non si propone una materia denominata Storia delle Religioni? Così si renderebbe conto che Cristianesimo ed Islam hanno radici comuni, ed aspetti religiosi sorprendentemente coincidenti. Così il “diverso” sarebbe percepito meno diverso, sia da parte dello straniero che dell’Italiano.
Perchè non si fa questo? Le parole della Donazzan mi hanno lasciata basita. Questo paese non lo capisco più. Sarà che non essendo Cristiana non sono più italiana……
Fonti:
- Intervista a. E. Donazzan: http://espresso.repubblica.it/dettaglio-local/Religione-per-tutti/2040026/6
- Uno fra i tanti esempi di Arte Arabo Normanna: http://www.sicilyweb.com/arte/arabonormanna.htm
“L’insegnamento della religione cristiana cattolica non è solo catechesi, ma è umanesimo.”
si puo’ proprio dire tutto, oggi….
LA GUERRA E’ PACE
LA LIBERTA’ E’ SCHIAVITU’
L’IGNORANZA E’ FORZA
La cristianità fa parte del bagaglio culturale della nazione, è innegabile. La nostra storia e la nostra cultura sono sempre state segnati dal connubio con la fede cristiana. La situazione attuale del Paese però è in chiave moderna, orientata verso il futuro. Si prospetta una società civile laica dove possono sopravvivere tutte le diverse forme religiose delle diverse culture che abitano la nazione e la popoleranno nel futuro. La società è multietnica e multiculturale e limitare ad una sola religione un’ora a settimana all’interno di un’istituzione laica è un voler avvantaggiare una fede rispetto ad un’altra. Partendo dal presupposto che la cristianità appartiene alla maggioranza dei cittadini di questo Stato, bisogna comunque rispettare le fedi diverse e anche chi è ateo. L’obbligo di un’ora di religione cristiana è dunque un’imposizione illiberale e decisamente monopolistica della dottrina di fede di casa.
Eh beh, in un paese dove Bossi è ministro alle Riforme…. ci si può aspettare di tutto!
se fosse veramente un’ora di umanesimo sarebbe l’ideale. a volte lo è, altre volte no. io ho avuto un prof di religione che ci faceva lezione anche al cesso con in mano la sigaretta, ci parlava della vecchia scuola greca dove erano gli alunni ad interrogare i professori, ci obbligava ad imparare i vangeli in greco.. una specie di pico della mirandola deviato, insomma. altri si trovano il pretino che fa catechismo.
io invece di fare tante storie metterei un’ora di morale, cosi si imparerebbe qualcosa senza per forza dover risalire a una religione in particolare. è risaputo che il cristianesimo è una riedizione della religione egizia, come l’islam è una riedizone del cristianesimo in salsa araba: l’importante è non farlo sapere in giro se no poi qualcuno si accorge…
comunque è un’ora buca come quella di educazione civica, alla fin fine si potrebbe pensare di toglierla del tutto per darla a materie più pregnanti come letteratura o matematica.
non smetterò mai di maledire l’impero romano, senza di esso paradossalmente oggi il cristinesimo non esisterebbe. alla faccia del libro di barzellette di apocalisse direi, e della bestia con 10 teste e 7 corna; in vaticano dovrebbero fare una bella statua della bestia per adorarla, pd.
Io sono sempre stato per un insegnamento di STORIA DELLE RELIGIONI. Perché solo conoscendo il prossimo/diverso si può dialogare. L’ignoranza, invece, genera paura.
Bisogna però notare una cosa: che in Oriente e soprattutto nel mondo arabo, la coscienza religiosa è molto forte. Noi invece l’abbiamo trasformata in bigottismo o in semplice e puro atteggiamento morale. Entrambi sono sbagliati. A mio avviso, ma è un punto di vista del tutto personale, la fede nasce dall’evidenza del mondo creato: si può non credere che ad aver “manipolato” il mondo sia stato il Dio cristiano, ma qualcuno deve pur averlo fatto – nihil ex nihlo. A noi, dunque, manca una coscienza religiosa non imposta ma scelta. L’abbiamo dimenticata forse proprio a causa dei troppi pregiudizi verso la Chiesa e verso i sacerdoti. Da loro tutti pretendono perfezione, dimenticando che si tratta pur sempre di uomini.
Emilio
Se il caro assessore regionale, con un moto di profonda generosità, si preoccupa tanto dell’ora di religione cristiana (ma immagino intenda cattolica) in modo che possiamo veramente imparare la vera cultura italiana… beh: io, con un moto di altrettanta profonda generosità, ma soprattutto di sentita e partecipata pietà umana, mi darò da fare per istituire il corso “Materia grigia e buonsenso: utilizzi pratici”, chissà mai che ce ne sia bisogno…
Non si capisce proprio perché sia necessario, e sottolineo necessario, studiare a scuola una particolare religione, inculcare ai bambini idee balzane e assurde, spesso in contrasto con ciò che si studia in altre materie (Terra vecchia di 6.000 anni circa, contro qualche miliardo di anni secondo la Scienza; geocentrismo presentato come assolutamente vero vs. eliocentrismo; etc).
Conciliare l’insegnamento di due concetti contrastanti, spesso antitetici, avendo come alunni bambini di pochi anni è veramente impresa difficile; molti bambini non se ne accorgono neanche, ma quelli un attimo più svegli degli altri cosa possono pensare? Se vogliamo stimolare il senso critico almeno facciamolo in maniera cosciente e soprattutto senza presentare dei dogmi, che stanno al senso critico come Tremonti sta all’economia.
E soprattutto, se si vuole veramente insegnare la religione cattolica, che la si insegni tutta: insieme al “porgi l’altra guancia” e compagnia, si facciano presenti tutti i molteplici passi osceni che sono presenti nella Bibbia (dio commette, ordina e permette violenze fra le più atroci, stermini di massa compresi, schiavitù, incesti, discriminazioni, etc in maniera ripetuta e alle volte ossessiva), si spieghi che il popolo eletto è uno (gli altri non hanno superato la soglia di sbarramento: campagna elettorale sbagliata, si vede) e si faccia notare come qua e là, nel tempo e nei luoghi, siano sorte leggende che, in qualche modo, hanno portato al risultato di assoggettare interi popoli alla parola di qualcuno che dice di agire in nome e per conto di un qualche dio (un amministratore delegato della Deus & Co., nota società ultra-off-shore), dio che ogni volta è ovviamente l’unico vero, l’unico da ascoltare, mentre tutti gli altri sono falsi.
Questo ovviamente vale per qualsiasi religione, bene o male.
Ecco: se la religione fosse insegnata in questo modo, ovvero per quello che è, sarebbe cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza (per la nostra nazione). Purtroppo invece accade quasi sempre l’esatto opposto.
Ambra dice:
La religione cattolica ha avuto indubbiamente un’influenza sulla cultura italiana, ma purtroppo si citano sempre e solo le influenze positive. Nessuno o quasi ricorda mai la strenua opposizione alla scienza (si pensi solo all’eliocentrismo/geocentrismo, all’opposizione all’uso dei vaccini, per arrivare alle ultime, incommentabili, sparate di Fisichella), il controllo censorio sulla stampa e sulla divulgazione delle idee, l’uso della forza e della violenza contro il diverso (crociate, queste sconosciute), il controllo politico diretto e indiretto in vari stati, nel corso dei secoli.
Un “Post” così interessante e così ricco di implicazioni come questo meriterebbe ben altre attenzioni e sviluppi di quanti siano consentiti da uno spazio, per sua natura, necessariamente limitato. Anche i commenti che ho letto (per quello che vale il mio giudizio) sono uno meglio dell’altro e mi sento di sottoscriverli tutti.
Personalmente, credo che l’uscita della Donazzan sia una strombazzata personalistica priva di sbocchi reali. Un’esternazione funzionale a pescare consensi nella Destra reazionaria e integralista, a cui la Donazzan fa sicuramente riferimento, ma destinata ad essere sconfessata dalle stesse gerarchie cattoliche che (nonostante tutto) hanno maggior buonsenso di certi zelanti ostensori del Papa Re. In fondo, si tratta dell’ennesima variazione dell’eterno assioma “DIO-PATRIA-FAMIGLIA” rimanipolato in chiave identitaria del “noi contro loro”. I frutti malati di una società intollerante, dal pensiero incredibilmente debole, esaltata dalle invettive dell’Oriana Furiosa e impressionata dalle visioni apocalittiche dello “scontro tra civiltà” (Oriente vs Occidente), teorizzate da Samuel Hantington per i palati dalle letture più raffinate. In fondo, le stesse pulsioni erano presenti anche nella Germania della Repubblica di Weimar, anche se in chiave neo-pagana. Si chiamava movimento “VOLKISCH” e piaceva tanto ai Guido Von List, ai Sebottendorf, agli Eckart, agli Hentschel, agli Adolf Lanz, che tanta influenza ebbero sul giovane Hitler ed i suoi trasognati seguaci della prima ora. Himmler ne era un seguace entusiasta. Quindi di che preoccuparsi?
Le castronerie che eccitano la fantasia della Donazzan sono in voga da decenni, ma stanno guadagnando sempre più spazio, opportunamente pompate dai nostri “Atei Devoti”: l’italica versione dei “Teo-Con” d’Oltreoceano. Persino nel P.D. esiste una corrente “Teo-Dem”, che si nutre dello stesso substrato culturale, senza che ciò desti alcun imbarazzo nei vertici di quel partito. Tutti si fanno chiamare “Cristianisti”. A tal proposito mi permetto di allegarvi il link di un sito (sperando sia ancora attivo) dove troverete materiale in abbondanza sull’argomento: http://www.kelebekler.com
In ogni caso, vi riporto parte di un articolo pubblicato nell’ormai lontano 2002, dal titolo evocativo:
“Il Manifesto dei Cristianisti”
— “Cristianista” è un geniale neologismo, coniato da Lucio Brunelli per indicare chi usa la religione cattolica a fini politici. I “cristianisti” sono una nebulosa di autori, politici, giornalisti, accademici e preti per cui il cristianesimo è innanzitutto una scelta politica militante: contro “l’Oriente” – cioè islam e comunismo; a sostegno della politica economica e militare degli Stati Uniti; per la società imprenditoriale e per un “Occidente” non molto ben definito, ma ottimamente armato e con il diritto di aggredire chiunque, ovunque e in qualunque momento. Abbiamo scelto il termine “nebulosa” perché parliamo di persone diverse, adulti e consenzienti, che – per un insieme di formazione personale e di interesse politico – condividono alcuni punti fondamentali. I cristianisti hanno spesso problemi con la Chiesa territoriale dei vescovi; essi tendono piuttosto a legarsi ad alcuni potenti movimenti non territoriali, come Alleanza Cattolica, Opus Dei, Comunione e Liberazione e i Legionari di Cristo. Si tratta di gruppi molto diversi, che però negli ultimi anni si sono avvicinati sempre di più tra di loro nel sostenere un’ideologia occidentalista. E a modo suo ecumenica: per un cristianista, è certamente più “fratello” un telepredicatore evangelico americano che un cattolico palestinese di Betlemme. —
A proposito di penetrazione integralista, è molto attiva in Italia un’associazione chiamata ALLEANZA CATTOLICA (nella reggenza nazionale è presente anche Alfredo MANTOVANO).
“Alleanza Cattolica svolge un’opera di formazione culturale e civile. Essa prepara operai della restaurazione sociale, veri amici del popolo, attraverso lo studio della relativa dottrina cattolica, così come è veicolata dal Magistero tradizionale o costante della Chiesa e così come si può ricavare dalle sue incarnazioni storiche, cioè dalle tradizioni delle singole nazioni cattoliche e della loro famiglia o Cristianità. Particolare attenzione è riservata alle forze che mirano all’instaurazione dell’antidecalogo e della menzogna dottrinale e morale, con specifico riferimento al processo storico che va dalla crisi rinascimentale e protestantica al socialcomunismo e oltre, cioè alla Rivoluzione che si vuole intronizzare al posto di Dio e della sua legge. Nell’opera di formazione sono basilari i mezzi spirituali, fra i quali vengono privilegiati il rosario, l’adorazione eucaristica, il pellegrinaggio e gli esercizi spirituali secondo il metodo ignaziano.”
Vi ricorda qualcosa?
Un “Post” così interessante e così ricco di implicazioni come questo meriterebbe ben altre attenzioni e sviluppi di quanti siano consentiti da uno spazio, per sua natura, necessariamente limitato. Anche i commenti che ho letto (per quello che vale il mio giudizio) sono uno meglio dell’altro e mi sento di sottoscriverli tutti.
Personalmente, credo che l’uscita della Donazzan sia una strombazzata personalistica priva di sbocchi reali. Un’esternazione funzionale a pescare consensi nella Destra reazionaria e integralista, a cui la Donazzan fa sicuramente riferimento, ma destinata ad essere sconfessata dalle stesse gerarchie cattoliche che (nonostante tutto) hanno maggior buonsenso di certi zelanti ostensori del Papa Re. In fondo, si tratta dell’ennesima variazione dell’eterno assioma “DIO-PATRIA-FAMIGLIA” rimanipolato in chiave identitaria del “noi contro loro”. I frutti malati di una società intollerante, dal pensiero incredibilmente debole, esaltata dalle invettive dell’Oriana Furiosa e impressionata dalle visioni apocalittiche dello “scontro tra civiltà” (Oriente vs Occidente), teorizzate da Samuel Hantington per i palati dalle letture più raffinate. In fondo, le stesse pulsioni erano presenti anche nella Germania della Repubblica di Weimar, anche se in chiave neo-pagana. Si chiamava movimento “VOLKISCH” e piaceva tanto ai Guido Von List, ai Sebottendorf, agli Eckart, agli Hentschel, agli Adolf Lanz, che tanta influenza ebbero sul giovane Hitler ed i suoi trasognati seguaci della prima ora. Himmler ne era un seguace entusiasta. Quindi di che preoccuparsi?
Le castronerie che eccitano la fantasia della Donazzan sono in voga da decenni, ma stanno guadagnando sempre più spazio, opportunamente pompate dai nostri “Atei Devoti”: l’italica versione dei “Teo-Con” d’Oltreoceano. Persino nel P.D. esiste una corrente “Teo-Dem”, che si nutre dello stesso substrato culturale, senza che ciò desti alcun imbarazzo nei vertici di quel partito. Tutti si fanno chiamare “Cristianisti”. A tal proposito mi permetto di allegarvi il link di un sito (sperando sia ancora attivo) dove troverete materiale in abbondanza sull’argomento: http://www.kelebekler.com
In ogni caso vi riporto parte di un articolo pubblicato nell’ormai lontano 2002, dal titolo evocativo:
“Il Manifesto dei Cristianisti”
— “Cristianista” è un geniale neologismo, coniato da Lucio Brunelli per indicare chi usa la religione cattolica a fini politici. I “cristianisti” sono una nebulosa di autori, politici, giornalisti, accademici e preti per cui il cristianesimo è innanzitutto una scelta politica militante: contro “l’Oriente” – cioè islam e comunismo; a sostegno della politica economica e militare degli Stati Uniti; per la società imprenditoriale e per un “Occidente” non molto ben definito, ma ottimamente armato e con il diritto di aggredire chiunque, ovunque e in qualunque momento. Abbiamo scelto il termine “nebulosa” perché parliamo di persone diverse, adulti e consenzienti, che – per un insieme di formazione personale e di interesse politico – condividono alcuni punti fondamentali. I cristianisti hanno spesso problemi con la Chiesa territoriale dei vescovi; essi tendono piuttosto a legarsi ad alcuni potenti movimenti non territoriali, come Alleanza Cattolica, Opus Dei, Comunione e Liberazione e i Legionari di Cristo. Si tratta di gruppi molto diversi, che però negli ultimi anni si sono avvicinati sempre di più tra di loro nel sostenere un’ideologia occidentalista. E a modo suo ecumenica: per un cristianista, è certamente più “fratello” un telepredicatore evangelico americano che un cattolico palestinese di Betlemme. —
A proposito di penetrazione integralista, è molto attiva in Italia un’associazione chiamata ALLEANZA CATTOLICA (nella reggenza nazionale è presente anche Alfredo MANTOVANO).
“Alleanza Cattolica svolge un’opera di formazione culturale e civile. Essa prepara operai della restaurazione sociale, veri amici del popolo, attraverso lo studio della relativa dottrina cattolica, così come è veicolata dal Magistero tradizionale o costante della Chiesa e così come si può ricavare dalle sue incarnazioni storiche, cioè dalle tradizioni delle singole nazioni cattoliche e della loro famiglia o Cristianità. Particolare attenzione è riservata alle forze che mirano all’instaurazione dell’antidecalogo e della menzogna dottrinale e morale, con specifico riferimento al processo storico che va dalla crisi rinascimentale e protestantica al socialcomunismo e oltre, cioè alla Rivoluzione che si vuole intronizzare al posto di Dio e della sua legge. Nell’opera di formazione sono basilari i mezzi spirituali, fra i quali vengono privilegiati il rosario, l’adorazione eucaristica, il pellegrinaggio e gli esercizi spirituali secondo il metodo ignaziano.”
Vi ricorda qualcosa?
Un “Post” così interessante e così ricco di implicazioni come questo meriterebbe ben altre attenzioni e sviluppi di quanti siano consentiti da uno spazio, per sua natura, necessariamente limitato. Anche i commenti che ho letto (per quello che vale il mio giudizio) sono uno meglio dell’altro e mi sento di sottoscriverli tutti.
Personalmente, credo che l’uscita della Donazzan sia una strombazzata personalistica priva di sbocchi reali. Un’esternazione funzionale a pescare consensi nella Destra reazionaria e integralista, a cui la Donazzan fa sicuramente riferimento, ma destinata ad essere sconfessata dalle stesse gerarchie cattoliche che (nonostante tutto) hanno maggior buonsenso di certi zelanti ostensori del Papa Re. In fondo, si tratta dell’ennesima variazione dell’eterno assioma “DIO-PATRIA-FAMIGLIA” rimanipolato in chiave identitaria del “noi contro loro”. I frutti malati di una società intollerante, dal pensiero incredibilmente debole, esaltata dalle invettive dell’Oriana Furiosa e impressionata dalle visioni apocalittiche dello “scontro tra civiltà” (Oriente vs Occidente), teorizzate da Samuel Hantington per i palati dalle letture più raffinate. In fondo, le stesse pulsioni erano presenti anche nella Germania della Repubblica di Weimar, anche se in chiave neo-pagana. Si chiamava movimento “VOLKISCH” e piaceva tanto ai Guido Von List, ai Sebottendorf, agli Eckart, agli Hentschel, agli Adolf Lanz, che tanta influenza ebbero sul giovane Hitler ed i suoi trasognati seguaci della prima ora. Himmler ne era un seguace entusiasta. Quindi di che preoccuparsi?
Le castronerie che eccitano la fantasia della Donazzan sono in voga da decenni, ma stanno guadagnando sempre più spazio, opportunamente pompate dai nostri “Atei Devoti”: l’italica versione dei “Teo-Con” d’Oltreoceano. Persino nel P.D. esiste una corrente “Teo-Dem”, che si nutre dello stesso substrato culturale, senza che ciò desti alcun imbarazzo nei vertici di quel partito. Tutti si fanno chiamare “Cristianisti”. A tal proposito mi permetto di allegarvi il link di un sito (sperando sia ancora attivo) dove troverete materiale in abbondanza sull’argomento: http://www.kelebekler.com
In ogni caso vi riporto parte di un articolo pubblicato nell’ormai lontano 2002, dal titolo evocativo:
“Il Manifesto dei Cristianisti”
— “Cristianista” è un geniale neologismo, coniato da Lucio Brunelli per indicare chi usa la religione cattolica a fini politici. I “cristianisti” sono una nebulosa di autori, politici, giornalisti, accademici e preti per cui il cristianesimo è innanzitutto una scelta politica militante: contro “l’Oriente” – cioè islam e comunismo; a sostegno della politica economica e militare degli Stati Uniti; per la società imprenditoriale e per un “Occidente” non molto ben definito, ma ottimamente armato e con il diritto di aggredire chiunque, ovunque e in qualunque momento. Abbiamo scelto il termine “nebulosa” perché parliamo di persone diverse, adulti e consenzienti, che – per un insieme di formazione personale e di interesse politico – condividono alcuni punti fondamentali. I cristianisti hanno spesso problemi con la Chiesa territoriale dei vescovi; essi tendono piuttosto a legarsi ad alcuni potenti movimenti non territoriali, come Alleanza Cattolica, Opus Dei, Comunione e Liberazione e i Legionari di Cristo. Si tratta di gruppi molto diversi, che però negli ultimi anni si sono avvicinati sempre di più tra di loro nel sostenere un’ideologia occidentalista. E a modo suo ecumenica: per un cristianista, è certamente più “fratello” un telepredicatore evangelico americano che un cattolico palestinese di Betlemme. —
A proposito di penetrazione integralista, è molto attiva in Italia un’associazione chiamata ALLEANZA CATTOLICA (nella reggenza nazionale è presente anche Alfredo MANTOVANO).
“Alleanza Cattolica svolge un’opera di formazione culturale e civile. Essa prepara operai della restaurazione sociale, veri amici del popolo, attraverso lo studio della relativa dottrina cattolica, così come è veicolata dal Magistero tradizionale o costante della Chiesa e così come si può ricavare dalle sue incarnazioni storiche, cioè dalle tradizioni delle singole nazioni cattoliche e della loro famiglia o Cristianità. Particolare attenzione è riservata alle forze che mirano all’instaurazione dell’antidecalogo e della menzogna dottrinale e morale, con specifico riferimento al processo storico che va dalla crisi rinascimentale e protestantica al socialcomunismo e oltre, cioè alla Rivoluzione che si vuole intronizzare al posto di Dio e della sua legge. Nell’opera di formazione sono basilari i mezzi spirituali, fra i quali vengono privilegiati il rosario, l’adorazione eucaristica, il pellegrinaggio e gli esercizi spirituali secondo il metodo ignaziano.”
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Le castronerie che eccitano la fantasia della Donazzan sono in voga da decenni, ma stanno guadagnando sempre più spazio, opportunamente pompate dai nostri “Atei Devoti”: l’italica versione dei “Teo-Con” d’Oltreoceano. Persino nel P.D. esiste una corrente “Teo-Dem”, che si nutre dello stesso substrato culturale, senza che ciò desti alcun imbarazzo nei vertici di quel partito. Tutti si fanno chiamare “Cristianisti”. A tal proposito mi permetto di allegarvi il link di un sito (sperando sia ancora attivo) dove troverete materiale in abbondanza sull’argomento: http://www.kelebekler.com
In ogni caso vi riporto parte di un articolo pubblicato nell’ormai lontano 2002, dal titolo evocativo:
“Il Manifesto dei Cristianisti”
— “Cristianista” è un geniale neologismo, coniato da Lucio Brunelli per indicare chi usa la religione cattolica a fini politici. I “cristianisti” sono una nebulosa di autori, politici, giornalisti, accademici e preti per cui il cristianesimo è innanzitutto una scelta politica militante: contro “l’Oriente” – cioè islam e comunismo; a sostegno della politica economica e militare degli Stati Uniti; per la società imprenditoriale e per un “Occidente” non molto ben definito, ma ottimamente armato e con il diritto di aggredire chiunque, ovunque e in qualunque momento. Abbiamo scelto il termine “nebulosa” perché parliamo di persone diverse, adulti e consenzienti, che – per un insieme di formazione personale e di interesse politico – condividono alcuni punti fondamentali. I cristianisti hanno spesso problemi con la Chiesa territoriale dei vescovi; essi tendono piuttosto a legarsi ad alcuni potenti movimenti non territoriali, come Alleanza Cattolica, Opus Dei, Comunione e Liberazione e i Legionari di Cristo. Si tratta di gruppi molto diversi, che però negli ultimi anni si sono avvicinati sempre di più tra di loro nel sostenere un’ideologia occidentalista. E a modo suo ecumenica: per un cristianista, è certamente più “fratello” un telepredicatore evangelico americano che un cattolico palestinese di Betlemme. —
Le castronerie che eccitano la fantasia della Donazzan sono in voga da decenni, ma stanno guadagnando sempre più spazio, opportunamente pompate dai nostri “Atei Devoti”: l’italica versione dei “Teo-Con” d’Oltreoceano. Persino nel P.D. esiste una corrente “Teo-Dem”, che si nutre dello stesso substrato culturale, senza che ciò desti alcun imbarazzo nei vertici di quel partito. Tutti si fanno chiamare “Cristianisti”. A tal proposito mi permetto di allegarvi il link di un sito (sperando sia ancora attivo) dove troverete materiale in abbondanza sull’argomento: http://www.kelebekler.com
In ogni caso vi riporto parte di un articolo pubblicato nell’ormai lontano 2002, dal titolo evocativo:
“Il Manifesto dei Cristianisti”
— “Cristianista” è un geniale neologismo, coniato da Lucio Brunelli per indicare chi usa la religione cattolica a fini politici. I “cristianisti” sono una nebulosa di autori, politici, giornalisti, accademici e preti per cui il cristianesimo è innanzitutto una scelta politica militante: contro “l’Oriente” – cioè islam e comunismo; a sostegno della politica economica e militare degli Stati Uniti; per la società imprenditoriale e per un “Occidente” non molto ben definito, ma ottimamente armato e con il diritto di aggredire chiunque, ovunque e in qualunque momento. Abbiamo scelto il termine “nebulosa” perché parliamo di persone diverse, adulti e consenzienti, che – per un insieme di formazione personale e di interesse politico – condividono alcuni punti fondamentali. I cristianisti hanno spesso problemi con la Chiesa territoriale dei vescovi; essi tendono piuttosto a legarsi ad alcuni potenti movimenti non territoriali, come Alleanza Cattolica, Opus Dei, Comunione e Liberazione e i Legionari di Cristo. Si tratta di gruppi molto diversi, che però negli ultimi anni si sono avvicinati sempre di più tra di loro nel sostenere un’ideologia occidentalista. E a modo suo ecumenica: per un cristianista, è certamente più “fratello” un telepredicatore evangelico americano che un cattolico palestinese di Betlemme. —
A proposito di penetrazione integralista, è molto attiva in Italia un’associazione chiamata ALLEANZA CATTOLICA (nella reggenza nazionale è presente anche Alfredo MANTOVANO).
“Alleanza Cattolica svolge un’opera di formazione culturale e civile. Essa prepara operai della restaurazione sociale, veri amici del popolo, attraverso lo studio della relativa dottrina cattolica, così come è veicolata dal Magistero tradizionale o costante della Chiesa e così come si può ricavare dalle sue incarnazioni storiche, cioè dalle tradizioni delle singole nazioni cattoliche e della loro famiglia o Cristianità. Particolare attenzione è riservata alle forze che mirano all’instaurazione dell’antidecalogo e della menzogna dottrinale e morale, con specifico riferimento al processo storico che va dalla crisi rinascimentale e protestantica al socialcomunismo e oltre, cioè alla Rivoluzione che si vuole intronizzare al posto di Dio e della sua legge. Nell’opera di formazione sono basilari i mezzi spirituali, fra i quali vengono privilegiati il rosario, l’adorazione eucaristica, il pellegrinaggio e gli esercizi spirituali secondo il metodo ignaziano.”
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Le castronerie che eccitano la fantasia della Donazzan sono in voga da decenni, ma stanno guadagnando sempre più spazio, opportunamente pompate dai nostri “Atei Devoti”: l’italica versione dei “Teo-Con” d’Oltreoceano. Persino nel P.D. esiste una corrente “Teo-Dem”, che si nutre dello stesso substrato culturale, senza che ciò desti alcun imbarazzo nei vertici di quel partito. Tutti si fanno chiamare “Cristianisti”. A tal proposito mi permetto di allegarvi il link di un sito (sperando sia ancora attivo) dove troverete materiale in abbondanza sull’argomento: http://www.kelebekler.com
In ogni caso vi riporto parte di un articolo pubblicato nell’ormai lontano 2002, dal titolo evocativo:
“Il Manifesto dei Cristianisti”
-“Cristianista” è un geniale neologismo, coniato da Lucio Brunelli per indicare chi usa la religione cattolica a fini politici. I “cristianisti” sono una nebulosa di autori, politici, giornalisti, accademici e preti per cui il cristianesimo è innanzitutto una scelta politica militante: contro “l’Oriente” – cioè islam e comunismo; a sostegno della politica economica e militare degli Stati Uniti; per la società imprenditoriale e per un “Occidente” non molto ben definito, ma ottimamente armato e con il diritto di aggredire chiunque, ovunque e in qualunque momento. Abbiamo scelto il termine “nebulosa” perché parliamo di persone diverse, adulti e consenzienti, che – per un insieme di formazione personale e di interesse politico – condividono alcuni punti fondamentali. I cristianisti hanno spesso problemi con la Chiesa territoriale dei vescovi; essi tendono piuttosto a legarsi ad alcuni potenti movimenti non territoriali, come Alleanza Cattolica, Opus Dei, Comunione e Liberazione e i Legionari di Cristo. Si tratta di gruppi molto diversi, che però negli ultimi anni si sono avvicinati sempre di più tra di loro nel sostenere un’ideologia occidentalista. E a modo suo ecumenica: per un cristianista, è certamente più “fratello” un telepredicatore evangelico americano che un cattolico palestinese di Betlemme. –
A proposito di penetrazione integralista, è molto attiva in Italia un’associazione chiamata ALLEANZA CATTOLICA (nella reggenza nazionale è presente anche Alfredo MANTOVANO).
“Alleanza Cattolica svolge un’opera di formazione culturale e civile. Essa prepara operai della restaurazione sociale, veri amici del popolo, attraverso lo studio della relativa dottrina cattolica, così come è veicolata dal Magistero tradizionale o costante della Chiesa e così come si può ricavare dalle sue incarnazioni storiche, cioè dalle tradizioni delle singole nazioni cattoliche e della loro famiglia o Cristianità. Particolare attenzione è riservata alle forze che mirano all’instaurazione dell’antidecalogo e della menzogna dottrinale e morale, con specifico riferimento al processo storico che va dalla crisi rinascimentale e protestantica al socialcomunismo e oltre, cioè alla Rivoluzione che si vuole intronizzare al posto di Dio e della sua legge. Nell’opera di formazione sono basilari i mezzi spirituali, fra i quali vengono privilegiati il rosario, l’adorazione eucaristica, il pellegrinaggio e gli esercizi spirituali secondo il metodo ignaziano.”
Vi ricorda qualcosa?
Le castronerie che eccitano la fantasia della Donazzan sono in voga da decenni, ma stanno guadagnando sempre più spazio, opportunamente pompate dai nostri “Atei Devoti”: l’italica versione dei “Teo-Con” d’Oltreoceano. Persino nel P.D. esiste una corrente “Teo-Dem”, che si nutre dello stesso substrato culturale, senza che ciò desti alcun imbarazzo nei vertici di quel partito. Tutti si fanno chiamare “Cristianisti”. A tal proposito mi permetto di allegarvi il link di un sito (sperando sia ancora attivo) dove troverete materiale in abbondanza sull’argomento: http://www.kelebekler.com
In ogni caso vi riporto parte di un articolo pubblicato nell’ormai lontano 2002, dal titolo evocativo:
“Il Manifesto dei Cristianisti”
–“Cristianista” è un geniale neologismo, coniato da Lucio Brunelli per indicare chi usa la religione cattolica a fini politici. I “cristianisti” sono una nebulosa di autori, politici, giornalisti, accademici e preti per cui il cristianesimo è innanzitutto una scelta politica militante: contro “l’Oriente” – cioè islam e comunismo; a sostegno della politica economica e militare degli Stati Uniti; per la società imprenditoriale e per un “Occidente” non molto ben definito, ma ottimamente armato e con il diritto di aggredire chiunque, ovunque e in qualunque momento. Abbiamo scelto il termine “nebulosa” perché parliamo di persone diverse, adulti e consenzienti, che – per un insieme di formazione personale e di interesse politico – condividono alcuni punti fondamentali. I cristianisti hanno spesso problemi con la Chiesa territoriale dei vescovi; essi tendono piuttosto a legarsi ad alcuni potenti movimenti non territoriali, come Alleanza Cattolica, Opus Dei, Comunione e Liberazione e i Legionari di Cristo. Si tratta di gruppi molto diversi, che però negli ultimi anni si sono avvicinati sempre di più tra di loro nel sostenere un’ideologia occidentalista. E a modo suo ecumenica: per un cristianista, è certamente più “fratello” un telepredicatore evangelico americano che un cattolico palestinese di Betlemme. —
Le castronerie che eccitano la fantasia della Donazzan sono in voga da decenni, ma stanno guadagnando sempre più spazio, opportunamente pompate dai nostri “Atei Devoti”: l’italica versione dei “Teo-Con” d’Oltreoceano. Persino nel P.D. esiste una corrente “Teo-Dem”, che si nutre dello stesso substrato culturale, senza che ciò desti alcun imbarazzo nei vertici di quel partito. Tutti si fanno chiamare “Cristianisti”. A tal proposito mi permetto di allegarvi il link di un sito (sperando sia ancora attivo) dove troverete materiale in abbondanza sull’argomento: http://www.kelebekler.com
Concordo con Sendigiovus, sottoscrivo tutti i commenti! Davide… menzioni sempre le crociate e mai l’Inquisizione, comincerò a credere tu sia maschilista (magari la micromina con i tuoi studenti maschi non la usi.. mh…!)
Emilio, del tuo commenti mi è piaciuta particolarmente una frase:
(…) A noi, dunque, manca una coscienza religiosa non imposta ma scelta (…)
Esattamente. Ma una religione che battezza neonati oblligandoli ad essere cattolici, come potrebbe mai dirsi scelta? E’ imposta di sua natura.
Venom, se ti puo’ consolare la mia prof. di religione, tale Sara Brambilla (non la dimenticherò mai) predicava a ragazzini di 17 anni i così detti “metodi naturali” per avere rapporti sessuali in conformità con la Chiesa… fai un po’ tu!
Ad ogni modo la Donanazzan propone una ora specifica di religione cristiana cattolica (di umanesimo.. ne vedo ben poco) e Lunedì, all’Infedele sul La7, ha specificato che si affiancherà all’ora di religione già esistente senza sostituirla…
Aggiungo qualcosa che non é stato detto.
Magari durante l’ora di religione cattolica si insegnasse qualcosa riguardo alla religione cattolica!
Ricordo quell’ora persa alle scuole superiori, dove anziché discutere ad esempio del Battesimo e delle sue origini, del perché (secondo la Chiesa) occorre farlo, e altro, ci si cimentava in “temi” su argomenti piú o meno gettonati, del tipo: “scrivete qualcosa sull’amore”.
Io avevo “fame” di conoscere qualcosa di piú di quello che mi era stato detto, ricordo di aver cominciato a leggere per conto mio i Vangeli, ero alla ricerca di qualcosa. Volevo capire. Ero arrabbiato per via del catechismo avuto nella mia Chiesa dove qualche ragazzino un po’ piu grande faceva ripetere a memoria quali sono i sette Sacramenti e niente di piú.
A scuola era qualcosa di simile. Si perdeva solo tempo.
Se io tornassi alle superiori mi farei esonerare subito dall’ora di religione, non fosse che ho avuto la fortuna di avere un insegnante laico che dedicava la maggior parte del tempo a questioni di attualità più che di fede. un grande!
@Neclord:
Niente in contrario contro le discussioni su questioni di attualitá, anzi. Ma l’ora é destinata all’insegnamento della religione! Altrimenti chiamiamola in un altro modo, integriamola con le ore di letteratura!
La conoscenza approfondita di una religione é una condizione fondamentale per poter decidere coscientemente se farne parte o no.
Quante persone si dichiarano cattoliche senza porsi domande? Quante persone si sposano in Chiesa senza poi osservare le “clausole” di quel “contratto” e decidono di non fare figli? Glielo chiedi e ti guardano con occhi assenti, come se gli stessi ponendo chissá quali domande. Perché si sono sposate in Chiesa?
Si potrebbero fare tantissimi altri esempi, sia con altre religioni sia con gli atei.
Agli atei che leggono, vorrei dire che spero abbiano scelto di esserlo dopo uno studio approfondito e non per aver solo letto qualche frase bigotta nel Vecchio Testamento.
Nelle religioni ci sono anche messaggi meravigliosi. L’uomo é portato naturalmente a porsi domande sul senso dell’esistenza, della vita e della dignitá dell’uomo. La religione si propone di dare delle risposte.
Parlarne non fa male.
@Dario Il problema è che l’ora di religione non è regolamentata. In teoria si dovrebbe insegnare storia delle religioni, in pratica, non essendoci un programma ministeriale definito, ognuno fa quello che vuole… c’è chi fa catechesi, chi fa attualità, chi vuole che tu sappia la bibbia in greco.. Storia delle religioni (TUTTE) è importantissima, come ricordava Venom le religioni hanno radici comuni. Fare religione cattolica no, quella deve essere una libera scelta, andare fare catechismo all’oratorio o meno. Che l’oratorio entri nelle nostre scuole non va bene, siamo uno stato laico.. o almeno così è scritto.
Io affronterei la storia delle religioni come aspetto sociale, non come aspetto di fede. Esistono i luoghi di culto destinati a fare proselitismo e preghiera. Nelle scuole, così come è bandita la politica, dovrebbe essere bandito l’insegnamento di una religione specifica. Chi si fa domande sulla fede dovrebbe cercare le risposte nei luoghi opportuni, non in un luogo laico. Come dice Ambra, non esistendo un regolamento ministeriale, questa ora “extra” è solo un invasione della Chiesa in ambiti della società dove non trova spazio e non trova più consensi, ossia i giovani.
Temo che per studiare la storia delle religioni non basterebbero 4 ore settimanali.
Sarà che sono agnostico, ma io lascerei la religione proprio fuori dalla scuola…
Si, hai ragione, un’ora è pochissimo. Anch’io sono agnostica, pero’ credo che fra tutte le differenze fra popoli, la prima che venga in mente a tutti è la religione, o almeno è la prima che viene in mente a me, per questo credo sia proprio da qui che bisogna partire per appianare le differenze buttando giu un tabu’. Inoltre.. è un aspetto culturale forte: studiare il Buddismo, l’induismo ecc. puo’ essere affascinante, potrebbe indurre lo studente ad essere curioso verso quella particolare nazione, anziche sentirsene minacciato. Se la scuola in questo senso puo’ aiutare, benvenga. Se invece l’ora di religione deve trasformarsi in catechismo DEVE stare fuori dalla scuola, esattamente dove dovrebbero stare i crocefissi……..
“Nessuno o quasi ricorda mai la strenua opposizione alla scienza (si pensi solo all’eliocentrismo/geocentrismo, all’opposizione all’uso dei vaccini, per arrivare alle ultime, incommentabili, sparate di Fisichella), il controllo censorio sulla stampa e sulla divulgazione delle idee, l’uso della forza e della violenza contro il diverso (crociate, queste sconosciute), il controllo politico diretto e indiretto in vari stati, nel corso dei secoli.”
La Chiesa ha già chiesto perdono per molte di queste cose. Ed anzi, molti governi che hanno fatto di peggio nemmeno si sono tolti il cappello davanti alle vittime. Ma se a sbagliare è la Chiesa allora tutti lì a lanciare strali. Ricordate sempre, e sottolineo sempre, che la chiesa è composta da uomini, mortali e imperfetti come il vostro vicino di casa. E’ il messaggio quello che conta. Non voglio fare il cattolico estremista che assolutamente non sono – anzi, non sopporto chi si atteggia in modo bigotto – ma la religione cattolica è L’UNICA (il Corano parla di TOLLERANZA, che non è la stessa cosa) che professa il PERDONO e l’attenzione per il prossimo. Guardate a questi elementi e non agli errori della Chiesa.
Per Ambra: a battezzare i bambini fin da piccoli non lo impone la Chiesa ma lo scelgono i genitori. Uno si può battezzare anche a 80 anni, per scelta sua personale. Ma spesso sono i genitori che decidono per i loro figli e questo, concordo con te, è sbagliato.
Emilio
Quell’Antipatica perche non sta zitta Ipocrita .L’ho vista a la 7 è una presuntuosa ….non li posso vedere .Svegliamoci a sinistra la cosa si sta mettendo male!
Quindi magari fra un paio di secoli chiederanno perdono anche per le incommentabili parole nei confronti degli omosessuali… tutto con calma, ovviamente.
È ovvio che si lancino strali contro la chiesa cattolica: professarsi buoni, bravi, belli, accoglienti, misericordiosi e poi fare molto spesso il contrario è alquanto vomitevole. Se poi si aggiunge che vengono spesso presentati in ogni caso come buoni, bravi etc, il disgusto aumenta e l’indignazione e gli attacchi sono il minimo, ma proprio il minimo.
Un esempio, tanto per dire: nuova chiesa costruita in una frazione del mio comune, 400 posti a sedere. Presenti all’inaugurazione 200 persone, comprese autorità, curiosi, inviati dalle parrocchie limitrofe. Edificio bellamente sovradimensionato: finché se lo pagano con le offerte nulla di male, peccato che sia stato costruito anche con contributi pubblici. Fin qua si può parlare di cattiva gestione dei fondi da parte della politica locale.
Si parla sempre di carità: aiutiamo gli africani, aiutiamo i poveri, aiutiamo qui e là, tutte cose giuste, ci mancherebbe. Poi vedi il volantino di richiesta fondi per gli arredi della nuova chiesa: 60 mila euro per un crocifisso (60 mila euro!!!), 80 mila euro per le campane, 30 mila euro per una scultura (non ricordo il suo utilizzo)… fra altre sculture, panche e tutto, si arriva a 300 mila e passa euro di soli arredi per una chiesa che verrà utilizzata sì e no da 100 persone una volta alla settimana. Però loro aiutano i poveri.
NB: la rimanente parte (quella non comunale) dei fondi per costruire la chiesa da dov’è arrivata? Eh già, 8×1000.
@ Emilio “la chiesa è composta da uomini, mortali e imperfetti come il vostro vicino di casa”
Gli uomini della Chiesa non si ritengono affatto imperfetti, anzi, credono di avere la verità in tasca. Credono che l’eutanasia vada contro natura, nonostante non siano mai stati in quelle condizioni si permettono di giudicare. Parlano di perdono, e poi condannano Welbi all’inferno, non si sono nemmeno degnati di dargli funerali cattolici. Hanno permesso a Papa Giovanni Paolo II di riufiutare l’alimentazione attraverso il sondino, infatti è morto in breve tempo, però si scagliano contro il caso di Eluana Englaro portando una famiglia allo strazio. Parlano di famiglia, di figli, nonostante loro (almeno in teoria) non ne abbiano mai avuti. Se si credessero imperfetti darebbero almeno il beneficio del dubbio, invece no, la loro è una condanna netta, del resto.. sono i ministri di Dio, no?
Il Papa ha persino avuto il coraggio di recarsi in Brasile subito dopo l’approvazione della legge per la legalizzazione dell’aborto. In Sud america ogni anno 50 mila giovani donne muoiono o restano gravemente lese in seguito ad aborti clandestini e la Chiesa ha il coraggio di andare in Brasile a dire “l’aborto è immorale” tradotto “ragazze, continuate a morire”. Per non parlare poi quando hanno applaudito le leggi fatte dal primo ministro Kazinski in Polonia: aborto illegale, anche nel caso in cui la salute della madre sia compromessa. Divieto agli omosessuali dichiarati di ricorprire incarichi pubblici.
Tralasciando gli scadali finanziari e la corruzione vaticana… sarebbero questi principi di rispetto e tolleranza e perdono che la chiesa cattolica abbraccia??
@ Ambra: alt aspetta. Che qualcosa stia cambiando lo confermano le affermazioni di Betori: pro testamento biologico, due giorni fa. La Cei ha poi aggiustato il tiro e ha parlato di Legge sul fine vita. Ma la sostanza resta e nella Chiesa nulla accade per caso.
Rifiutare i funerali a Welby è stata una mancanza di umanità, lo riconosco. A quel punto la misericordia dove sta di casa? E sull’aborto come sopra: l’attuale legge evita tante morti per operazioni clandestine. Che la chiesa debba innovarsi, è EVIDENTE. Ma sparandoci a zero sopra non si cambia nulla. Bisogna, se davvero si vuole essere costruttivi, cambiare le cose dall’interno. Altrimenti dirne di cotte e di crude dall’esterno è facile.
E poi un’ultima cosa: guarda al messaggio di Cristo, non ai cardinali imporporati e alle loro autoblu. Guarda al senso di quanto qualcuno, circa 2000 anni fa, disse al mondo. Altrimenti per stare a guardare le malefatte altrui, ti perdi ciò che di buono puoi prendere. Come d’altronde capita un po’ per tutto, ci sono cose buone e negative in ogni cosa. Guarda al messaggio, non agli ori.
@ Davide: veniamo all’8 per mille. Quest’anno il Vaticano ha perso 35 milioni di euro, non versati dai contribuenti alla Chiesa. La Stampa gli dedicò una pagina intera. Loro hanno negato dicendo che si tratta di calcoli fatti in modo errato, ma la sostanza resta: le persone non hanno soldi e ne danno pochi alla Chiesa. E allora ti dico: lo Stato NON dovrebbe piegarsi alle economie della chiesa, ben lontane, anche qui, dal messaggio di Cristo. E invece no. O la chiesa prende soldi allo Stato o lo Stato – come è accaduto a Catania – paga con i fondi dell’8 per 1000 le ballerine per allietare gli ospiti internazionali.
Sugli omosessuali. La chiesa segue il Vangelo – altrimenti che Chiesa sarebbe – e il Vangelo rifiuta l’omosessualità (io, ad esempio, ho anche amici bisex e non mi faccio di questi problemi) MA se la Chiesa si riconosce in un messaggio e ha una sua identità basata su certi presupposti, ti chiedo: che senso avrebbe rifiutarli e dire che invece adesso cambia tutto per modernismo? (aspetta a inveire e leggi di seguito;-) ) La Chiesa perderebbe la sua identità. Eppure, se ben guardi, a parole dicono una cosa ma, nei fatti, se sei omosessuale nessuno ti mette – nei fatti quotidiani – alla gogna. Anzi. Entri in chiesa come gli altri, ti comunichi come gli altri e ti confessi come gli altri. Ma sicuramente adesso qualcuno mi dirà: e i preti pedofili? Menomale che per quelli hanno già chiesto perdono, promesso pene e risarcimenti.
L’unica cosa che vi invito a fare – e non lo scrivo da bigotto ciellino, focolarino, neocatecumenale o altro, ma da laico – è di provare a conoscere la chiesa che, come un ufficio avrà le sue mele marce. E come voi le ho conosciute anche io le mele marce, ma ho incontrato anche tante altre persone che si chinavano sui drogati con la siringa ancora attaccata al braccio ad aiutarli e che valevano molto più di mille scandali finanziari. E non è filantropia credetemi. Perché certi volontari dei servizi sociali chiamano il giro dei barboni Barbon tour e i drogati “Tossici”…cosa che forse un “pretaccio” non direbbe mai. E quei sacerdoti sono quelli per cui vale la pena entrare in Chiesa, ascoltare, riflettere. Fuggendo dai soliti e pedanti luoghi comuni che soffocano il pensiero critico.
Tutto qui.
Un saluto a tutti!
Emilio
P.S.: temo di aver scritto in un italiano pessimo, ma sto crollando dal sonno e spero di comprenda! 😉
Anche i politici a parole dicono una cosa, cioè che i politici (e tutti) devono essere onesti, integri, irreprensibili ma, nei fatti, se sei disonesto, moralmente condannabile, corrotto e via dicendo nessuno ti mette – nei fatti quotidiani e soprattutto nelle liste elettorali – alla gogna… anzi! Entri in consiglio comunale, provinciale e regionale, in parlamento e a palazzo chigi come e meglio degli altri, ti trovi le tue belle clientele come gli altri e vai a prendere accordi col tuo capo partito come gli altri… però a ben vedere ci sono molti politici onesti e integerrimi che vanno da cittadini altrettanto onesti e integerrimi e cercano di far loro una flebo di buona politica (qui non staccano niente dal braccio, ma iniettano).
Che senso ha modernizzarsi? Per un’istituzione come la Chiesa (e in generale per qualsiasi religione) assolutamente nessuno, perché trae il proprio potere dall’immobilità, dall’instancabile e rituale ripetersi nel tempo.
Certo però che in questo modo, nel dire “perderebbe l’identità” accumulata in questi secoli di ripetizione, si fa il discorso che fanno molte persone quando dicono “che ci devo fare, sono così, è il mio carattere”… persone alle quali molte volte verrebbe da rispondere “è il tuo carattere, ok, però che carattere di …”.
Se nei fatti si agisce in maniera diversa da quanto si predica, bene sarebbe o cambiare i precetti o cambiare l’agire: questa doppia faccia, questa doppia morale, porta alla consueta doppia morale – nota appunto come “doppia morale cattolica” – tipicamente italiana… e i risultati sono sotto gli occhi di tutti.
Ciao 🙂
@Davide: credimi, è già tanto che usino due binari diversi per rispondere alle esigenze sociali. E forse anche quello è un segno che qualcosa sta cambiando. Con questo papa però una modernizzazione in senso stretto la vedo difficile. I tempi della Chiesa sono biblici, e non è una battuta.
Emilio
@ Giulio: se uno è interessato alle religioni si faccia una laurea in Teologia.
@ Ambra: sono completamente d’accordo con te, sia sul discorso dei crocefissi (che all’epoca delle proteste di Adam Smith avevo preso come un insulto), sia sul discorso che la “catechesi” nella scuola è sbagliata.
@ Emilio: il messaggio è quello che conta? Esatto. la Chiesa cattolica manda un messaggio fittizio, perchè da un lato dice “aiutate i poveri e i bisognosi, salvaguardate la famiglia” e dall’altro possiede la bamca più ricca del mondo e detiene il record di persone coinvolte in atti di pedofilia rispetto ogni altro ambito della società. Un pò di ipocrisia?
Io ho conosciuto la Chiesa da molto più vicino di quello che pensi, avendo parenti sacerdoti e molto indottrinati. Rispetto la loro scelta ma le mie idee sono molto lontane.
@ Dav: la tua nausea è fortemente condivisa dal sottoscritto.
🙂 Redazione/Emilio,
La parola di Cristo non è mai stata lontanamente presa in considerazione dalla chiesa! Il vangelo secondo Marco afferma “IL denaro è lo sterco del diavolo” e la chiesa gode della banca più ricca al mondo! (o almeno con i migliori analisti del mondo…) dunque, fare parte della chiesa, battezzarsi ecc. non ti porta più vicino a Cristo, perche Cristo con questo non centra niente. Ti porta semplicemente a supportare un istituzione discriminatoria verso
1) donne,
2) gay, (è vero che è un gay puo’ andare in chiesa, perchè’ non sanno che è gay! Nel momento in cui questo è dichiarato ha limitazioni, es. Luxuria a cui è stato vietato il ruolo di testimone in un matrimonio. Ai gay è vietata qualsiasi tipo di uninio regolamentata, e non solo! Sei condannato all’inferno! se questa per te non è discriminazione, dimmi tu come si chiama!
3) Disabili: La chiesa non ammette il matrimonio fra persone copulativamente incapaci, come paraplegici, tetraplegici o qualsivoglia, non solo! si è anche RIUFIUTATA di siglare la carta internazionale per i diritti ai disabili, non ricoscendo legalmente i loro diritti al pari di chiunque altro! Se per te non è discriminazione dimmi come si chiama!
Per il testamento biologico, ho sentito Betori, che, testamento o no, si dichiara contro l’eutanasia.. è sbagliata perchè lo pensano loro, e ciò che pensano è legge.
Questo non è sparare a zero sulla Chiesa cattolica, è guardare le cose come stanno. Quello che tu dici, di preti che aiutano malati, poveri, tossicodipendenti, sono mosche bianche, e il più delle volte la loro immagine viene sfruttata dalla Chiesa stessa. Maria Teresa di Calcutta ne è l’esempio più clamoroso! Il suo ordine è stato fra i + applauditi e finanziati, tutti questi soldi dove sono finiti? Di certo non a Calcutta, visto che la città è rimasta nel fango e tutt’ora mancano strutture adeguate come ospedali all’avanguardia. Attorno a Calcutta pero’ sono sorti numerosissimi centri cattolici, conventi ecc. Allora si aiutano i poveri o si Cristianizza la popolazione? Quei soldi finiscono in ospedali o in fondi di investimento ad alto rendimento?
La chiesa ha semplicemente sfruttato l’immagine di Cristo, e ora si rinnova sfruttando immagini nuove, come Madre Teresa.
Essere cattolici non significa essere cristiani. Nei fatti la Chiesa Cattolica è un insulto al cristianesimo!
Dav.. sai già che sono più che d’accordo con ciò che scrivi.
sono sostanzialemente d’accordo con redazione, anche se condivido il rigetto di ambra verso certe cose di cui ha parlato. la chiesa da questa parti è una comunità e quindi fa parte della nostra cultura. dentro c’è di tutto: dal frate omosessuale/rivoluzionario a quello vecchio stile; dal prete pedofilo a quello che per aiutare gli altri si fa rubare tutto in casa, compresa la macchina, per poi chiamare l'”amico” e dirgli se ha bisogno di qualcos’altro. soprattutto poi c’è la gente. viva la gente. non solo quella che va in chiesa. c’è quella che partecipa in qualche modo alla vita della comunità parrocchiale, i bambini che vivono la loro infanzia/adolescenza all’oratorio, anche i barboni che si accampano sul sagrato a dormire e le belle signore borghesi che portano i vestiti usati per i poveri dopo l’estetista. rigorosamente truccatissime. non esiste un senso monolitico e unitario perchè non ci troviamo davanti a una setta che obbliga a sottostare a certe regole, pena l’allontanamento.
oltretutto questa comunità prende accenti diversi rispetto alle contaminazioni culturali che essa stessa subisce dl resto della società:in italia si esprime in un modo, in brasile in un altro.
io più che di “doppia morale cattolica” come dice davide parlerei di “morale personalizzata”. i cattolici non avendo nessuno che li obbliga col forcone ad adempiere ai loro doveri morali si prendono la briga di emendare… sia su quello che dice la chiesa, sia su quello che dice la bibbia.facciamo corrispondere ciò che è moralmente lecito a ciò che è praticamente comodo insomma.
non c’è nulla che vada in una direzione precisa, sotto qualsiasi punto di vista: come dice redazione ci sono binari anche molto diversi per rispondere alle esigenze sociali ma anche dal punto di vista dottrinale si va di custom come non mai: chiedi a un prete cosa pensa del demonio e ti darà una risposta. chiedilo a 10 preti e avrai 10 risposte differenti, da quello che crede fermamente nell’inferno a quello che ‘il diavolo è solo una rappresentazione simbolica del male’.
poi dopo è chiaro che c’è una linea ufficiale vaticana che pende dalla parte del conservatorismo e che con ratzinger tenta di risanare questo casino attraverso un recupero forte dell’identità del cristianesimo… ma la verità è che il papa, per quento possa fornire all’esterno un’immagine precisa della sua religione, di fatto, NON la controlla.
il cristianesimo in realtà è cosi imperfetto e contraddittorio proprio perchè è nelle mani della gente che quotidianamente lo plasma a seconda delle sue esigenze.
il punto di incontro fra civiltà di diverse religioni come dice ambra, non è l’arte arabo normanna, i numeri o quant’altro: sono i soldi, le scarpe della nike, la playstation e il wii fit, i film americani, i concerti, la discoteca il sabato sera, la birra al pub, la partita di calcio….è fare lo stesso stile di vita avendo una distribuzione equa della ricchezza. se no si litiga e poi dicono che è colpa della religione.
non è un bel momento in italia ne per la scuola e ne per le religioni….
@Ambra:
“Quello che tu dici, di preti che aiutano malati, poveri, tossicodipendenti, sono mosche bianche,”
Questo é un punto chiave ed alla base di essere pro o contro la Chiesa cattolica nonostante le mosche bianche (o quelle nere).
La Chiesa ha una struttura gerarchica, quindi a piramide, dove un numero ristretto di persone in cima decidono posizioni ufficiali su temi morali e materiali, come la gestione del denaro.
C’é chi pensa che i preti in gamba (che stanno alla base della piramide) siano molti di piú di quanto non si pensi e che quindi la Chiesa Cattolica sia un’istituzione che globalmente ha un impatto positivo sulla societá, nonostante la condotta dei suoi piú alti esponenti.
C’é chi pensa (come te) l’opposto.
Sarebbe equo menzionare non solo gli episodi negativi come questione dei diritti dei gay o contraccezione o matrimonio tra paraplegici, ma anche quelli positivi dei preti che si impegnano “sul campo” e stanno vicino alla povera gente. Nei quartieri malfamati delle nostre cittá o in quelle del mondo ce ne sono tanti che si impegnano per tirare i ragazzi via dalla strada!
Siamo proprio sicuri che quei preti siano mosche bianche?
Don Pino Puglisi era una mosca bianca…
Io c’ero quel giorno di settembre del ’93 quando davanti la mia vecchia scuola superiore(ITIS Volta, Palermo) annunciarono l’omicidio di quel pover’uomo.
Che in un quartiere malfamato di Palermo, cercava di portare il sorriso a quei bambini che vivevano per strada e che stavano a contatto giornalmente con la malavita e che l’aspirazione più grande che avevano era quella di diventare mafiosi come lo zio…
Che fine fanno queste “mosche bianche” fatte fuori dalla società?
Chi se le ricorda???
Ogni anno una messa, si intitola una strada, e poi?
Se fossimo realmente liberi di decidere quale dovrebbe essere il nostro futuro nella società, la prima cosa da fare sarebbe quella di far scegliere la religione ai propri figli, non imporgli il battesimo già alla nascita.
(Per questo la multirazzialità non potrà mai esistere nell’italia vaticana, perchè non potrebbero importi le loro regole)
Siamo succubi del vaticano e non abbiamo scelta.
E tutti coloro che stanno nelle alte gerarchie di questa squallida società piramidale, lo sa e se ne fa una grassa risata, e se ne approfitta…
Ci vogliono xenofobi, ci vogliono razzisti, ci vogliono ignoranti, perchè se il popolo è ignorante, è più facile da gestire.
La vera vergogna è non poter essere liberi in un paese dove ostentano la libertà religiosa, la democrazia ed il “finto” rispetto per il prossimo.
E ci stiamo annegando in questa vergogna.
ci STANNO annegando gli ALTRI alberto, perchè ricordati che se io ho un figlio non c’è NESSUNO che mi può obbligare a battezzarlo: non arriva il vescovo a casa con la santa inquisizione. c’è solo da avere il coraggio di fare diversamente rispetto alla massa. se non hai la forza di opporti a un semplicissimo battesimo, poi come possiamo pretendere che altri si oppongano alla mafia?
non c’è NESSUNO a parte te che può imporre il battesimo alla nascita a tuo figlio.
tu dici:
“Siamo succubi del vaticano e non abbiamo scelta.”
io dico:
“Siamo succubi del vaticano PER scelta.”
…venom, non capisco perchè dici “ci STANNO annegando gli ALTRI alberto”
Io ho espresso solo una situazione che ho vissuto e che non ho mai potuto scegliere personalmente.
TU non sai cosa farò scegliere ai miei figli
TU non puoi dire quelle cose in questo modo
Tu dovresti avere il buonsenso di apprezzare che la gente possa dare la propria opinione senza attaccare gli altri
Mi auguro che oltre alle parole subentrino i fatti, perchè oltre ad essere “succubi del vaticano” mi sembra tanto che siamo “succubi” della poca tolleranza anche in queste piccole opinioni personali.
Non ti conosco, ma ti rispetto, ma allo stesso modo vorrei che accadesse lo stesso da parte tua.
Ti ho parlato di una realtà del sud ancora viva e vegeta.
Ed io ne sono scappato via da tempo.
Prova a far cambiare idea a chi è stato abituato in quel modo assurdo.
Hai perfettamente ragione quando dici “…se non hai la forza di opporti a un semplicissimo battesimo…”
Io ci sto lottando e non sai da quanto caro amico.
Buona serata e buon we a tutti.
A presto,
Alberto.
Alberto, guarda che sei stato tu a dare per primo un tono forte al tuo messaggio e venom ti ha risposto con lo stesso tono.
Non ti ha accusato o insultato in nessun modo. Ti invito a rileggere a freddo quello che hai scritto tu e poi la sua risposta, magari hai scritto quel post di getto, in un momento di rabbia.
mi stupisco anche io della risposta, delle volte mi sento come materazzi che se alza mezza gamba viene espulso con 3 giornate a priori 🙂 ci tenevo solo a far notare che il battesimo non è un’imposizione della chiesa come sembrava volessi dire tu e mi dispiace se al sud più che al nord ci sono pressioni enormi da parte (credo) delle famiglie e del contesto che ci sta intorno. però in questo caso vedi che la colpa non è tanto della chiesa in sè ma del clima sociale che la assorbe.
quando io uso quei toni non lo faccio contro di te ma per rivendicare la mia libertà di scelta all’interno di regole che non mi obbligano in realtà a fare nulla che non voglio fare.
Tranquillo Venom, anche io ho usato toni forti proprio perchè particolarmente preso dal post.
Il fatto è che tutti diciamo la stessa identica cosa, però a volte non ci troviamo d’accordo.
Ma credo sia una cosa normale! 😀
Però Materazzi no, ti prego!!!! Oh, sarai mica interista????
Buona domenica a tutti! 😀
come tanta gente simpatizzavo per l’inter quando non vinceva mai e ho smesso di tifare juve nel ’98, con anni di anticipo su calciopoli.
@Ambra. sono stato fuori per 3 gg e non ho controllato né aggiornato nulla.
Banche, soldi, ipocrisie. Perfettamente d’accordo. ma non pensate di perdervi qualcosa badando solo a ciò che non va e tralasciando il resto? Non può essere tutto uno schifo no? E dire che la Chiesa è un insulto al cristianesimo è un tantino esagerato. Il brutto sono i luoghi comuni e purtroppo sulla Chiesa ce ne sono tanti che, non lo nego, anche la chiesa stessa ha contribuito ad alimentare. Ma ricordatevi che forse le mosche bianche sono p’iù njumerose di quanto non sembrino ma se non andate a cercarle, a verficare quanto scrivete, non ve ne renderete conto e tutto resterà solo un’ennesima ripetizione di luoghi comuni. Ambra chi ti parla ha fatto parte di movimenti cattolici e, credimi, lo schifo interno alla Chiesa l’ho visto da vicino. Ma non per questo mi rintano nei luoghi comuni o nei giudizi e dico che tutti sono così o che tutto è un insulto. Bisogna saper “cogliere ciò che nell’inferno non è inferno, e farlo crescere e dargli spazio”, scriveva Italo Calvino. E questo dovrebbe fare chi ha senso critico. Altrimenti siamo tutti dei grillini che gridano gridano contro il potere e tutto il resto, ma non muovono un dito per cambiare o proporre qualcosa. Protestano e basta. E’ facile così.
un abbraccio
Emilio
Buon inizio di settimana a tutti!
@Venom
Anch’io in passato simpatizzavo per la giuve perdente degli anni ’80/90 fino al primo scudetto del ’95, ma il mio cuore a la mia passione più grande è sempre stato il mio Palermo, quello che quando eravamo fortunati si andava a vedere Palermi-Barletta per la promozione in serie B!
Adesso le cose vanno un pò meglio!!!
@Emilio
Anche io ho frequentato circoli o comunque sono stato a contatto con la realtà religiosa, vedendone i lati positivi e purtroppo negativi.
C’è tanta, troppa brava gente che lavora per migliorare chi vive intorno a noi, ma se le strutture di vertice pensano solo al dio denaro, dimmi tu cosa si può fare…
Non è solo un parlare senza agire, ma se viviamo in un paese dove insabbiano tutto, hai poche speranze di far bene.
Mi dà la forza di andare avanti la possibilità di avere ancora speranza di un mondo migliore, anche qui.
Ciao Ragazzi 🙂 Gran bella discussione. Scusate se non ho vi ho partecipato ma mi sono assentata per 5 giorni 😉
Concordo decisamente con Alberto, a Redazione ricordo, ancora, che le mosche bianche, tante o poche che siano, sono semplicemente sfruttate dalla Chiesa Cattolica, credo che l’esempio riportato alla fine del commento 24 su Maria Teresa di Calcutta, ne sia la prova. Poi c’è libertà di scelta, si puo’ continuare ad appartenere ad un ordine in gran parte corrotto come si può scegliere di non esserlo, pagandone il prezzo. Decidere di non battezzare i figli Venom non è così semplice. Chi non è battezzato è fuori dalla comunità, viene emarginato e manca quel senso di appartenenza ad un gruppo di cui tutti noi abbiamo bisogno. Dall’ora di religione a scuola che un bambino non frequenta e si sente diverso non capendo il perchè, dagli amici che dopo la scuola vanno a giocare a pallone all’oratorio e lui non può. Forse Venom hai presente solo la realtà delle grandi città, che forse (spero) sono più aperte. Nei piccoli paesi si è indietro, a Burago anni fa con il vecchio prete i bambini albanesi non potevano giocare a calcio nel campetto perchè “non si può”.
difatti la mia realtà, pur vivendo in una città di apertura culturale molto ristretta, è diversa.dire che senza il battesimo si viene emarginati mi sembra grandemente esagerato, almeno rispetto a quello che ho sempre visto. poi se alberto mi dice che al sud è un’altra storia ci credo, però, pensando al nord, non vedo una situazione cosi drammatica. è anche chiaro che siamo in una fase di cambiamento culturale e se pensate di prendere decisioni anticonformiste con tutti che vi battono le mani…
guarda ambra che le mosche bianche, che sono tantissime, non sono sfruttate dalla chiesa, ma scelgono loro di fare quelle cose positive NELLA chiesa. non c’è nessuno con un mitra che li obbliga a fare certe cose stando per forza all’interno del cristianesimo e ti assicuro che tutte queste persone conoscono benissimo il livello di degrado delle gerarchie. semplicemente prima di giudicare la chiesa pensano alla propria, di morale.
Allora potrebbero aprire un loro ordine anzichè sostenere quello esistente e corrotto permettendogli di perpetuarsi tale e quale a come è!
Ciao Sendgivous!! Scusami, ho pubblicato ora il tuo commento. Non so perchè Worpress lo aveva bloccato automaticamente fra gli Spam, purtroppo sono stata via qualche giorno e me ne sono accorta soltanto ora.
io direi che queste “mosche bianche” più che sostenere l’ordine attuale corrotto creano un miglioramento tangibile all’interno della comunità cristiana. poi dopo capisco la tua brama di vedere eliminato il cristianesimo dalla faccia della terra 🙂 io la penso come per lo stato d’israele: non sarebbe mai dovuto nascere, ma dal momento che esiste non posso cancellarlo dalle cartine geografiche.