MALAN: Veltroni mente quando dice che il contratto con gli italiani non fu rispettato
Ma davvero? Non ho intenzione di dilungarmi in troppi discorsi fuorvianti, andiamo al sodo, non voglio parlare io e non voglio dare opinione personale alcuna. Per un momento spegnamo la TV, smettiamo di sentire Veltroni, Tremonti e il resto e lasciamo parlare l’unico elemento sui cui si dovrebbe davvero porre riflessione: i dati. Noiosi finchè volete sono gli unici ad evidenziare in modo imparziale quello che è stato il risultato di un governo. E allora che parlino loro.
Governo prodi: in carica dal 1996 al 2001
Berlusconi, 2001-2006
Prodi, 2006-2007
|
94 | 95 | 96 | 97 | 98 | 99 | 00 | 01 | 02 | 03 | 04 | 05 |
% PIL | 124,8 | 124,3 | 123,1 | 120,6 | 116,6 | 115,6 | 111,3 | 110,9 | 108,3 | 104,2 | 103,8 | 106,4 |
% anno prec. | 5,1 | -0,4 | -1,0 | -2,0 | -3,3 | -0,9 | -3,7 | -0,4 | -2,3 | -3,8 | -0,4 | 2,5 |
Fonte menostato.it
Nel 1996 il centro sinistra ereditò un debito pubblico pari a 124. In 4 anni lo ha portato a 113,3. Una diminuzione dell’11,8 % del debit0 pubblico, che è sceso del 3,7 nel solo ultimo anno di governo.
Nel 2001 Berlusconi prende le redini di un paese in rilancio (il debito è sceso di ben 3 punti nell’anno precedente) il debito è a 110,9 e in 4 anni lo porta a 106,4. Una riduzione del 3%. Con un aumento di 2 punti percentuali nell’ultimo anno.
2006 Il governo Prodi prende in mano un paese in crisi, la prima volta in 10 anni il debito è aumentato e di molto, 2 punti percentuali in un solo anno. L’europa ci ha segnalati come zona rossa. Riprende la discesa ed arriva a 104.3
Al momento paghiamo circa 70 Miliardi di interessi sul debito… riuscire ad abbassarlo significa un risparmio enorme, una riduzione del 10 % si traduce con 7 miliardi in meno da pagare ogni anno, 7 miliardi in + da investire nella nostra economia… un quarto di finanziaria!!
Pensateci….
Le stime sulla crescita italiana nel 2008 (0,7%) mettono l’Italia all’ultimo posto tra i grandi Paesi europei. È quanto ha sottolineato Almunia, spiegando che: “Il Pil italiano è il più basso ed è più basso del previsto”.
Il pil, quindi, aumenterà della metà rispetto alla previsione contenuta nel Dpef (1,5%), che ha fatto da sfondo al quadro di finanza pubblica tratteggiato con la legge finanziaria.
Il dato fornito da Bruxelles, nella sostanza, dice che il deficit italiano di quest’anno arriverà a sfiorare (se non a superare) il 3%: tetto massimo previsto dai Trattati europei.
Se di dati si tratta…
Il deficit previsto dalla finanziaria era il 2,2%, con una crescita dell’1,5%. Il suo dimezzamento peserà sui conti per circa lo 0,4%. Ed arriviamo così ad un deficit del 2,6%. La legge di Bilancio non comprende spese prevedibili ma tecnicamente non obbligatorie per 7 miliardi di euro, che valgono un 0,4%. Si aprirà così 3%.
Viene meno così uno di quelli che il governo Prodi considera un “fiore all’occhiello” dei suoi 20 mesi: il risanamento finanziario
Sono convinto che chiunque vada al governo,pur agendo in buona fede..non abbia possibilità di risanare l’italia…è come remare controccorrente in un fiume in piena,pieno di goccie d’acqua che si chiamano “italiani”..goccie egoiste che pensano solo a se stesse ed ai loro interessi e non a quelli della collettività.
La coscenza comune,su quella bisognerebbe agire,dobbiamo riensirere nella nostra testa che non c’e solo l’italia,ma anche gli “italiani”,il paese è nostro,dobbiamo essere noi a tirarlo su!
Pensateci….
Rispondo a Faccetta Nera (è vero che c’è libertà ma.. definirsi “faccetta nera” va persino oltre al + spiccato dei revisionismo storici… 😉 )
Di dati si tratta. Infatti fai notare delle Stime, che si sa sono sempre a ribasso, e che potrebbero essere smentite. Inoltre Il risanamento non è stato affatto vanificato, con gli ottimi risultati sul deficit siamo usciti dalla “zona a rischio” e non solo.. era dal ’99 che non si vedeva un deficit così basso, è al di sotto del 2%, la stessa Standard & Poor’s (agenzia di rating) ha definito i dati italiani «impressionanti» per il 2007.
I risultati del 2008 saranno noti solo nel 2009.
Faccio inoltre notare che il taglio fatto da Bruxell non riguarda solo i conti Italiani, ma i conti di tutte le economie europee, le stime di crescita sono stati fortemente abbassati anche per Belgio Francia ecc.
Si stima una crisi generale, che prescinde da quelli che sono i poteri del Governo e non sminuisce affatto quello che è stato il risanamento dei conti pubblici Italiani. 🙂
😉 Saluto
Rispondo A Pollo
Ahimè condivido. 😦 La classe politica odierna rispecchia la società di oggi, che si è discostata moltissimo dalla poltica…
attenzione che scorstarsi non significa dissentire, che sarebbe leggittimo. Piuttosto se ne disinteressa: scarsa informazione anche su quelli che sono concetti basilari, cosa sia il debito pubblico, come fuzioni il parlamento ad esempio.
In parte imputo questo alla scarsità di programmi di dibattito in prima serata e all’educazione civica assente nei nostri programmi di studio nelle scuole medie e superiori. Vergognoso! Un paio d’ore a settimana in cui si studiano le varie cariche di governo e i relativi poteri, il sistema elettorale e l’iter di creazione di una legge renderebbe i giovani più consapevoli e li spingerebbe verso a seguire in modo + attivo cio che accade attorno a loro..
Tu che dici?
😉 Saluto